lunedì 15 gennaio 2018

Sintesi finale

Tutto ciò rappresenta una breve sintesi dell'argomento proposto nel corso di "Storia delle cose" svolto al Politecnico di Torino, utile come guida per il blog.

Inizialmente si è andati ad analizzare l'etimologia della parola in più lingue, dandone una definizione generale e riscoprendo le sue origini. Esse sono direttamente collegabili a quelle dell'essere umano. Egli infatti, affascinato dalla sua origine divina, vuole riprenderne le sembianze grazie "all'artificiale". Ed è qui che viene fuori il modello malvagio della macchina.

Con lo scorrere del tempo e con l'incessante avanzare della tecnologia, l'esoscheletro è stato soggetto a continui miglioramenti, tanto che da semplici brevetti quali erano si è passati ad avere vere e proprie macchine al servizio dell'uomo. 
Naturalmente, per far si che il prodotto potesse aiutare l'essere umano, si è andati a ridurre sempre più i rischi ad essi correlati.
Di conseguenza, con i primi utilizzatori , si è creata una nicchia di mercato che ha visto il proliferare di tantissime aziende già dagli anni 2000. Le industrie che fanno uso di questa tecnologia sono sparse in tutto il mondo e in continuo aumento. I settori su cui si concentrano sono vari e spaziano dall'aiuto manuale in ambito industriale alla riabilitazione in ambito medico. E' proprio in questo settore che si possono vedere i passi da gigante fatti negli ultimi decenni, attribuendo il giusto merito alla macchina che ha permesso una nuova vita ai pazienti.
Ma non solo, sempre più questi oggetti entreranno a far parte della nostra vita quotidiana, proprio come affermano le statistiche, i numeri e i grafici sull'argomento. Tant'è vero che anche le arti come nei film o nei fumetti hanno trattato l'argomento e narrato un futuro a stretto contatto con l'esoscheletro.
Ma non è solo per mezzo dell'oggetto vero e proprio che possiamo definire lo "scheletro artificiale", ma bensì anche per mezzo del simbolo e della metafora, volta a rappresentare l'accostamento tra macchina e rinascita.
Per concludere il ciclo apertosi con l'etimologia della parola siamo andati a toccare i tratti salienti della ricerca dell'artificiale, prima per mezzo di un glossario e infine stilato un abbecedario rappresentativo.
Attraverso questo corso siamo riusciti a vedere la realtà con occhi diversi, abbiamo percorso la storia guardandola attraverso diverse sfaccettature, e vedere il lato nascosto della cosa. Proprio come i bambini, abbiamo attivato la nostra curiosità per cogliere ogni singola informazione, anche per mezzo della narrazione.
Infine spero che questo blog vi sia stato d'aiuto e che si possa rinnovare l'occasione di farne tanti altri ancora.

domenica 14 gennaio 2018

L'abbecedario e la rappresentazione dello scheletro artificiale


  • A come America




  • B come batteria



  • C come centro di riabilitazione 



  • D come disabilità motorie



  • E come exoskeleton




  • F come fabbrica

 



  • G come guerra




  • H come Hyundai




  • I come impulsi elettrici    

 


  • L come lusso (  assai costoso )      
                                                                                                                                   

                                        
  • M come motore idraulico
  • N come neurone


  • O come operaio 



  • P come paziente


  • Q come qualità 

  • R come Rewalk 




  • S come soldato


  • T come Teknoman

  • U come Università di Pisa 

  • V come vita

  • Z come zaino ( forma )